venerdì 5 settembre 2008

Evento MEIC giovani

Dai nostri fratelli maggiori del MEIC giovani, un evento interessante; ne pubblichiamo la presentazione.
L'evento si terrà Venerdì 12 settembre ore 21 nella biblioteca del Seminario di Lodi.
L'ingresso è libero, e si può parcheggiare all'interno del seminario, ingresso da via Volturno.

Buona visione!
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Il Meic di Lodi propone venerdì 12 alla cittadinanza lo spettacolo “Tana: liberi tutti”, liberamente basato sul racconto “La Tana” di Franz Kafka: un monologo originale e introverso in cui l’autore ceco descrive le sensazioni, le paure, le complesse riflessioni interiori di una creatura, non ben identificata, che si confronta con la sua tana, il luogo che la ospita e la protegge. Tana significa un luogo costruito, fortificato, progettato per conformarsi ai propri bisogni, luogo che però non può che attirare gli interessi dell’altro, del predatore, dell’elemento estraneo. Su questa linea di pensiero il Meic ha scelto di sviluppare uno spettacolo, integrante diverse forme artistiche quali musica, lettura e danza, che accompagni lo spettatore dapprima attraverso la presa di coscienza di cosa significhi costruirsi una propria “tana personale” come scudo alla paura, e che quindi offra una risposta, dal punto di vista cristiano, a questo eccessivo proteggersi per tenere fuori l’altro. La provocazione che si vuole presentare è questa: e se l’altro, il ladro, il nemico che voglio tenere fuori, fosse in realtà il mio salvatore? E non dimentichiamo che il ladro interviene solo laddove vi siano cose davvero preziose: è uomo di buongusto e sa dove scavare, non vi sono barriere valide per lui, neanche quelle che la nostra paura ha eretto. Il ladro saprà come entrare nei nostri luoghi, dove ci siamo rintanati e da cui forse non siamo più capaci di uscire. Sarà egli la nostra salvezza, la chiave del nostro ritorno all’esterno e alla vita. “La Tana” di Kafka ben si adatta a questa riflessione, grazie alla notevole capacità dello scrittore di esprimere i temi dell'alienazione interiore ed esteriore dell'io, mostrando come nella vita ordinaria di uomini qualunque possa manifestarsi, all'improvviso, l'irreparabile perdita di contatto con la realtà: un esempio su tutti il famoso racconto “La Metamorfosi”.

Lo spettacolo si inserisce nel solco di una doppia ricerca condotta dal Meic durante l’anno passato, riguardante i temi della libertà e della paura, intimamente legati ed estremamente attuali: è evidente come, nella società moderna, l’individuo sia diviso tra la scelta di una vita tranquilla, ma guidata da altre persone e da regole strette, e la rivendicazione delle proprie libertà, desiderate ma spesso anche difficili da gestire. Il Meic ha quindi ritenuto interessante promuovere una serie di iniziative atte ad a aiutarci a ricollocare questi temi nella giusta prospettiva, anche grazie al forte messaggio donatoci da cristianesimo. “Tana: liberi tutti” è il momento artistico e culturale in cui il Meic ha deciso di condensare le proprie riflessioni ed esperienze. L’augurio del Movimento è che questo evento non rappresenti solo un momento di godimento artistico per lo spettatore, ma aiuti anche ad avviare in ognuno una riflessione sul nostro essere liberi o prigionieri delle “piccole tane” che ciascuno si è costruito.

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