Tanti auguri "sessantotto"! L' anno che ha emancipato il mondo compie quarant' anni, si era già intuito qualcosa dell' aria di festa per questo genetliaco, ma il vero party a sorpresa è il clima che si è creato intorno alla visita del Pontefice per l' apertura dell' anno accademico all' Università La Sapienza di Roma.
Sit-in di protesta contro il Vaticano, occupazione di aule e rettorati, lettere firmate da professori inferociti e preoccupati per il mantenimento della laicità della scienza e dell' università; insomma non si son fatti mancare proprio niente per i festeggiamenti, mancavano solo i cortei con i fischi e i ballettini. Chissà se per il gran galà rispolvereranno le Clarks e l' eskimo?
Tutto ciò appare alquanto anacronistico e pericoloso.
A differenza di chi oggi, un poco per gioco e un poco per mancanza di buonsenso si mette a occupare nuovamente le aule, quegli anni Benedetto XVI gli ha vissuti; "Ho vissuto tutto questo sulla mia pelle, dato che, nel momento del culmine dello scontro, ero decano della mia facoltà, membro del Grande e Piccolo Senato Accademico e membro della commissione incaricata di elaborare una nuova costituzione per l' università", scrive ne "La mia vita" l' allora cardinal Ratzinger.
Dico a voi nostalgici che i vostri festeggiamenti sono leciti, ingiusto è invece usare come tema della festa l' anticlericalismo e la pessima strumentalizzazione di quello che dovrebbe essere non uno scontro ma un dialogo tra fede e ragione.
Quando vi rivedrete sarà come rivedere le immagini di una triste paesanata, e forse capirete di aver perso un' altra occasione per dialogare e crescere. Tanti auguri sessantotto!
Andrea Ripamonti
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