Perché la FUCI?
La Federazione Universitaria Cattolica Italiana propone un cammino di crescita spirituale ma anche culturale per quella fascia oggi così preziosa che sono i giovani, e in particolare gli universitari. La formazione alla nostra età è importantissima, ma purtroppo è difficile trovare itinerari di questo tipo – ed ecco la FUCI, che essendo “specializzata” riesce a offrire percorsi solidi e stimolanti.
Quanti siete nel gruppo lodigiano?
Ufficialmente siamo 21, ma il numero è piuttosto variabile, sia perché nei periodi degli esami siamo un po' presi, sia perché tra amici e morose/i che vengono a fare un salto spesso il gruppo si allarga.
Cosa intende offrire di specifico agli studenti universitari?
L'universitario è abituato ad essere spremuto al limite ma anche affascinato dai corsi che segue. Così anche la FUCI vuole alzare il tiro, sia nella scelta dei contenuti sia nella qualità degli incontri. E poi c'è il livello federativo, ricco di proposte.
Che cosa fa di specifico nell'Università la Fuci?
Moltissimi gruppi hanno sede proprio negli atenei, e quindi sono legati alla loro sede; il nostro invece, formato da studenti pendolari, è concentrato sulla formazione, ma partecipa alla riflessione federativa sull'università.
Perché gli studenti fanno così fatica ad associarsi nel mondo della scuola?
Spesso si vive la scuola solo come un dovere, e quindi appena termina l'orario didattico tutti a casa a fare altro quasi a rimuovere la scuola. Forse è solo lo sforzo di volontà di provare che ostacola, perché poi è facile capire quanto un'esperienza sia valida.
La Fuci è soddisfatta del servizio reso dal mondo universitario?
Il sistema italiano è valido, anche se ovviamente ha i suoi problemi, come il fatto che gli esami vadano dati a un ritmo tale che è difficile assorbire bene i concetti. Peraltro ora vedremo cosa verrà fuori dall'ultima riforma, la cui applicazione parte da quest'anno, che tra le altre cose riduce il numero di esami.
Quali sono le iniziative dell'anno in corso?
Come ogni anno proponiamo tre percorsi: si parlerà della cittadinanza, della teologia della Creazione, di personaggi biblici meno famosi ma che hanno molto da raccontare. In più, proponiamo un evento pubblico, che sarà il 26 settembre alle 21 al collegio S. Francesco, in cui si parlerà di fiducia, e della sua pervasività in ogni ambito del quotidiano. Tutti invitati, ovviamente.
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