mercoledì 17 ottobre 2007

Andiam! Andiam! Andiamo a faticar...


Sudata di gruppo per raggiungere la Laura di
S. Giorgio in Cozziba, nel deserto di Giuda, Israele

A me non dispiace faticare per uno scopo. L'idea di dover lottare almeno un poco per conquistare un traguardo me lo rende più attraente, di soddisfazione. Sarà questione di endorfine in circolo, ma per me funziona così.
Ma se c'è qualcosa che trasfigura la fatica ancor più di un traguardo ambizioso, questa è la compagnia. Faticare insieme ai tuoi amici è condividere l'esperienza più comune della vita in modi nuovi e sorprendenti, che evadono i nostri schemi triti e portano vento di novità nel nostro modo di essere. Già perché ognuno affronta la fatica a modo suo, e ostacoli che a uno appaiono insormontabili si rivelano da altri punti di vista solo blocchi più mentali che reali. E questo incontrare prospettive nuove e diverse arricchisce, e potenzia il nostro modo di affrontare la sofferenza e la fatica.
Che naturalmente rimangono sofferenza e fatica, ma non assorbono tutto il nostro essere perché noi non ci lasciamo più sopraffare: non siamo lasciati soli a lasciarci sommergere dalla fatica in film mentali spesso autoalimentati (sono stanco di correre => non sono bravo a correre => sono stanco di correre => ...!): siamo costantemente a contatto con la realtà altrui, che allevia la sofferenza ("mal comune = mezzo gaudio", canta un'equazione fondamentale della psicologia) e inserisce quella nota d'umorismo che sdrammatizza col sorriso.
E ti salva.
E crea l'amicizia.
Che
ti salva.


Fatica comune sulla ferrata Gamma 1 a Lecco

E' questo uno dei princìpi fondamentali su cui si basa l'idea della gita in montagna. A che caspita serve salire a piedi su una montagna e poi scendere nell'era del diesel? A faticare insieme, inizio a rispondere io. Poi c'è anche la bellezza della natura e la gioia dello stare insieme e la vicinanza col cielo (per carità, il cielo è vicino pure al mar Morto ma sai com'è dai 1500m in su le cose sembrano diverse...), altri princìpi fondamentali.
Però alla questione del faticare insieme io ci tengo, e volevo spiegarla.

A questo punto rivolgo un appello (e con me Vera e Cesare) a tutti i fucini, perché il 27 in val del Ferro non manchi nessuno: andiamo e fatichiamo insieme, dunque: per crescere individualmente e come gruppo!

Francesco Grossi

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