sabato 19 gennaio 2008

Lettere da Milano: Festeggiamenti per il quarantesimo

Festeggiamenti per il quarantesimo

Tanti auguri "sessantotto"! L' anno che ha emancipato il mondo compie quarant' anni, si era già intuito qualcosa dell' aria di festa per questo genetliaco, ma il vero party a sorpresa è il clima che si è creato intorno alla visita del Pontefice per l' apertura dell' anno accademico all' Università La Sapienza di Roma.

Sit-in di protesta contro il Vaticano, occupazione di aule e rettorati, lettere firmate da professori inferociti e preoccupati per il mantenimento della laicità della scienza e dell' università; insomma non si son fatti mancare proprio niente per i festeggiamenti, mancavano solo i cortei con i fischi e i ballettini. Chissà se per il gran galà rispolvereranno le Clarks e l' eskimo?

Tutto ciò appare alquanto anacronistico e pericoloso.

A differenza di chi oggi, un poco per gioco e un poco per mancanza di buonsenso si mette a occupare nuovamente le aule, quegli anni Benedetto XVI gli ha vissuti; "Ho vissuto tutto questo sulla mia pelle, dato che, nel momento del culmine dello scontro, ero decano della mia facoltà, membro del Grande e Piccolo Senato Accademico e membro della commissione incaricata di elaborare una nuova costituzione per l' università", scrive ne "La mia vita" l' allora cardinal Ratzinger.

Dico a voi nostalgici che i vostri festeggiamenti sono leciti, ingiusto è invece usare come tema della festa l' anticlericalismo e la pessima strumentalizzazione di quello che dovrebbe essere non uno scontro ma un dialogo tra fede e ragione.

Quando vi rivedrete sarà come rivedere le immagini di una triste paesanata, e forse capirete di aver perso un' altra occasione per dialogare e crescere. Tanti auguri sessantotto!

Andrea Ripamonti

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