sabato 29 novembre 2008

Lettere da Milano: Non vittoria, ma soddisfazione

"Lettere da Milano"

Non vittoria, ma soddisfazione


Il 26 Novembre 2008 sarà un giorno che non ci scorderemo tanto facilmente; il giudice di primo grado del Tribunale di Como nel pronunciare la sentenza di condanna contro i coniugi Romano, responsabili della purtroppo nota strage di Erba, sembrava quasi commosso, sicuramente emozionato, un atteggiamento in contrapposizione con quella che dovrebbe essere la sua completa soggezione alla Legge. Traspare il volto umano da una sentenza che condanna un fatto disumano, l' uccisione cruenta di quattro innocenti.

Come anticipo nel titolo non è una vittoria, perchè nessuna pena ai responsabili e nessun risarcimento potrà mai ridare la vita a quelle quattro persone, ma soddisfazione sì, tanta e condivisa dalle famiglie delle vittime, insomma dai diretti interessati e anche da noi, dall' opinione pubblica, dai giornali e dalle televisioni, dalla gente comune che forse inizia a seguire con troppa apprensione questi processi dandogli sì importanza e gravità ma paragonandoli a eventi mediatici simili a manifestazioni sportive, gente in coda per entrare, vendita di biglietti per partecipare all' evento e schieramenti contrapposti all' innocenza e alla colpevolezza.

La sentenza di Como dona un poco di ossigeno a una giustizia in perenne malattia, problema purtroppo infinito e non sintetizzabile in poche righe, e mette al centro dell' attenzione quel che di buono è rimasto nei nostri giudizi, uomini dediti alla verità che riescono comunque nel loro mestiere nonostante gli scarsi mezzi e le difficoltà tecniche dovute a procedure che prediligono la forma alla sostanza ma soprattutto il cavillo alla sostanza.

Un altro dato interessante che andrebbe analizzato e che come gruppo Fuci ci interessa particolarmente quest' anno perchè direttamente legato ai nostri incontri sulla "casa" è proprio il locus commisi delicti, il luogo dove questi delitti sono stati consumati, ovvero proprio la casa.

Tornanado indietro con la memoria di una decina d' anni ci si può rendere conto facilmente di come l' omicidio si sia spostato dalle strade e dalle piazze (dove è comunque sempre presente) alle mura domestiche: Novi Ligure, Cogne, Garlasco, Perugia, Erba sono solo i casi più eclatanti di questa tendenza particolarmete drammatica e ancora tutta da analizzare proprio perchè fenomeno di recente formazione.

Il più delle volte poi, e questo è ancora più grave emerge che questi delitti sono stati commessi per futili motivi, da persone "normali". E' questa normalità che inizia a spaventarmi...


Andrea Ripamonti

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