Appunti
dell'incontro biblico del 19/10/2012 con
don Cesare Pagazzi
All’inizio di quest’incontro viene
spiegato che secondo le usanze del tempo, il primogenito aveva due
privilegi: la primogenitura e la benedizione paterna (eredità).
In Gen 27: viene descritto come
Giacobbe carpisce la benedizione paterna. All’inizio sembra che il
nostro “Tallonatore” prende ingiustamente la primogenitura che
spettava a Esaù. In realtà Isacco (vecchio e cieco) non sapeva che
Esaù aveva venduto la primogenitura a Giacobbe. Quest’ultimo viene
benedetto dal padre grazie all’aiuto di Rebecca mentre il fratello
era a cacciare per il padre. Così facendo Esaù perde l’eredità
paterna.
Per questo motivo Esaù se la prende
con Giacobbe a tal punto di volerlo uccidere (cfr. Gen 27,41).
Giacobbe è benetto perché è audace e a Dio piacciono gli audaci.
L’audace è svelto nel trovare le cose che fanno bene alla vita ed
ha il fiuto delle cose buone e vitali per lui.
In Gen 27,42-44: Rebecca viene a
conoscenza dei piani di Esaù verso il fratello e manda Giacobbe a
nord, verso Carran, dallo zio Làbano (il fratello di Rebecca).
In Gen 28,6: Esaù si sposa un’altra
volta con una Cananea per vendetta (dato che il fratello Giacobbe era
stato benedetto al posto suo), trasgredendo il comandamento di Isacco
: « Non devi prender moglie tra le Cananee…».
Gen 28,10ss: descrive il sogno di
Giacobbe a Betel. Significativo il passo Gen 28, 18-19 in cui viene
descritto Giacobbe che chiama il posto in cui gli era apparso in
sogno Dio, “Betel” che significa “ Casa di Dio”. ( Dio è uno
che si accasa).
Gen 29: descrive Giacobbe presso lo zio
Làbano. Significativi sono i passi:
-Gen 29, 9: dove Giacobbe incontra per
la prima volta Rachele (la figlia di Làbano) e da quest’incontro
scoprono di essere cugini. Rachele era una pastorella e il suo nome
significa “agnella”.
-Gen 29,15-31: racconta che Làbano
aveva due figlie: Lia e Rachele. Lia (la maggiore) aveva gli occhi
smorti mentre Rachele (la minore) era bella di forme e avvenente di
aspetto perciò Giacobbe s’innamorò di Rachele e disse a Làbano:
« Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore…».
Làbano acconsentì e Giacobbe servì per sette anni Làbano per
Rachele. I sette anni di lavoro sembravano per Giacobbe pochi giorni,
tanto era il suo amore per lei. Passarono sette anni, e come
promesso, ci furono le nozze ma il giorno dopo la prima notte di
nozze, Giacobbe trova Lia al posto di Rachele. Il “Tallonatore”
chiede spiegazioni a Làbano che risponde: « Non si usa far così
dalle nostre parti, non si dà in sposa la figlia più piccola prima
della primogenita. Finisci questa settimana nuziale, poi ti darò
anche l’altra per il servizio che tu presterai presso di me per
altri sette anni… ». (cfr. Gen 29,26-27).
Giacobbe fece quanto aveva richiesto lo
zio per avere in sposa la bella Rachele.
Caterina Pezzoni
Nessun commento:
Posta un commento