Appunti dell'incontro
biblico del 16/11/2012 con
don Cesare Pagazzi
In Gen 29,30-31: viene narrato che
Giacobbe predilige Rachele e trascura Lia. Il Signore vedendo che
quest’ultima veniva trascurata, la rese feconda mentre Rachele
rimase sterile.
Lia diede a Giacobbe quattro figli:
Ruben, Simeone, Levi e Giuda.
In Gen 30, 1-13: troviamo Rachele che
impazzisce dal dolore perché non può essere madre e dice a
Giacobbe: « Dammi dei figli, se no io muoio! ».
Tra Lia e Rachele nasce una rivalità:
chi riesce ad avere più figli.
Non riuscendo a rimanere incinta,
Rachele, utilizza il “sistema” di Sara (la mamma di Isacco) e
cioè dice a Giacobbe di unirsi alla sua schiava. Il “Tallonatore
si unisce a Bila (la schiava di Rachele) che partorisce due figli per
Rachele: Dan e Nèftali.
Allora Lia, vedendo di aver cessato di
aver figli, utilizza lo stesso “sistema” di Rachele, prese la
propria schiava e la diede in moglie a Giacobbe. Zilpa (la schiava di
Lia) partorì due figli per Lia: Gad e Aser.
Gen 30,14: narra che Ruben trova delle
mandragore (all’epoca la mandragora era considerato un afrodisiaco)
e le porta alla madre Lia. Rachele, venutolo a sapere, supplicò la
sorella per avere la mandragora e in cambio gli concedette di unirsi
al marito.
Lia si unì a Giacobbe e concepì e
partorì due figli e una figlia: Issacar, Zàbulon e Dina.
Significativo il passo di Gen 30,22-24
in cui il Signore esaudisce Rachele, rendendola feconda. Quest’ultima
concepisce e partorisce un figlio che chiama Giuseppe.
Quest’ultimo è il figlio prediletto
di Giacobbe perché lo ha avuto da Rachele.
Gen 30,25: dopo che Rachele ebbe
partorito Giuseppe, Giacobbe chiese a Làbano se poteva tornare nella
sua terra con Rachele, Lia e i suoi figli.
Quest’ultimo acconsentì, chiedendo
che cosa doveva dargli in cambio del servizio svolto presso di lui.
Giacobbe rispose di dargli come salario
le capre screziate (cfr. Gen 30,31-42).
Làbano gliele diede e Giacobbe si
arrichì oltre misura con le capre screziate e possedette greggi in
grandi quantità, schiave e schiavi, cammelli e asini.
Un altro passo significativo è Gen
31,13 in cui Giacobbe ebbe di nuovo in sogno Dio che si presenta a
lui dicendo: «Io sono il Dio di Betel».
Caterina Pezzoni
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